Quattro anni Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini segnò il debutto assoluto dell’opera lirica al LAC e fu un grande successo.

Oggi, dopo due anni complessi e decisivi per lo spettacolo dal vivo, il melodramma torna sul palco del centro culturale della città, inaugurando la stagione 2022/2023.

A firmare la regia del capolavoro verdiano, una delle opere più conosciute al mondo, è Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC. Le musiche sono invece fra le mani del Maestro Markus Poschner, alla guida dell’Orchestra della Svizzera italiana, di cui è direttore principale, e dal Coro della Radiotelevisione svizzera.

Questo allestimento de La traviata di Giuseppe Verdi è infatti una coproduzione fra tre grandi agenti culturali del Cantone: il LAC Lugano Arte e Cultura, l’Orchestra della Svizzera italiana e Lugano Musica.

L’allestimento

Un allestimento importante in cui Rifici sceglie di farsi accompagnare dalla squadra di lavoro che già 4 anni fa lo ha affiancato ne Il barbiere di Siviglia: lo scenografo Guido Buganza, la costumista Margherita Baldoni, il light designer Alessandro Verazzi, il coreografo Alessio Maria Romano.
Qui Rifici collabora per la prima volta con Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni di Teatro Gioco Vita, compagnia che da oltre cinquant’anni porta nel mondo l’arte del teatro di figura e del teatro d’ombre.
Una bella occasione per il LAC che torna a misurarsi con l’opera, e un’ulteriore occasione di crescita per l’Orchestra residente, qui diretta dal suo direttore principale Markus Poschner, noto per il carattere innovativo delle sue direzioni. “Con il nostro progetto – ha dichiarato Poschner – per me si realizza un sogno. L’Orchestra della Svizzera italiana è l’orchestra perfetta per questa che è l’opera più intima di Giuseppe Verdi, ricchissima di colori e molto vicina al mondo cameristico, così come il LAC, con le sue dimensioni e caratteristiche acustiche, è probabilmente il luogo più adatto per ospitare la messa in scena di questo capolavoro”.

L’opera

La traviata segna l’ingresso del realismo nel melodramma italiano e, nel contempo rappresenta un punto di arrivo che Verdi compie nel segno dell’integrazione tra lirica e prosa. La traviata cerca l’equivalente musicale del dramma moderno traendo ispirazione, non casualmente, da La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio. “Ascoltando la musica di Verdi e rileggendo attentamente il libretto è difficile non notare che la protagonista, per troppi anni legata al ruolo di prostituta, in realtà sia semplicemente una donna sfortunata e illusa dalla vita e dall’amore. […] nella nostra Traviata, – ha dichiarato Carmelo Rifici – Violetta è una donna con aspirazioni elevate verso un amore cosmico, sembra più una bambina smarrita e minacciata da un mondo maschile che tende a stritolarla, a spegnere i suoi sogni d’amore. Il nostro allestimento vuole mostrare una Violetta per niente seduttrice, anzi pura e mai maliziosa, una donna che si muove nel mondo con il solo scopo di dare tutta sé stessa per amore. La scenografia e i costumi sono stati pensati proprio per evidenziare questo desiderio di sogno utopistico di Violetta. Attraverso uno studio delle materie, della luce e dei giochi d’ombra, voglio portare Violetta a vivere la sua vita sfortunata, come una bambina che non ha ricevuto l’amore che meritava, piuttosto che una prostituta che muore di tisi. È la vittima di una società maschile incapace di proteggere la fragilità”.

“Questo allestimento di Traviata – ha dichiarato Poschner – torna a mostrarci ancora una volta l’incredibile qualità creativa di un territorio piccolo ma fertile come quello del Ticino. Al LAC vedremo e sentiremo i migliori cantanti oggi sulla piazza, le migliori musiciste e musicisti questa estate saranno a Lugano per interpretare uno dei più famosi capolavori del melodramma di tutti i tempi”.

Ne sono protagonisti, nei ruoli principali, la soprano Myrtò Papatanasiu nel ruolo di Violetta Valéry, il tenore Airam Hernández nel ruolo di Alfredo Germont, il baritono Giovanni Meoni in quello di Giorgio Germont, Sofya Tumanyan veste i panni di Flora Bervoix, Michela Petrino interpreta Annina, Lorenzo Izzo dà voce a Gastone, Visconte di Létorières. Davide Fersini è il barone Douphol, Laurence Meikle è il marchese d’Obigny.
Il Coro è diretto da Andrea Marchiol. L’opera Tra le più celebri opere di Verdi, La traviata, scritta su libretto di Francesco Maria Piave, si compone di tre atti ed è tratta dalla pièce teatrale La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio.
Il debutto avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853; un esordio che, soprattutto a causa degli interpreti di non adeguato livello e alla scabrosità dei temi, fu un clamoroso insuccesso. Riallestita il 15 maggio 1854, ottenne il meritato trionfo.
In questa ripresa Verdi eliminò la consueta overture e compose due preludi orchestrali (al primo e al terzo atto) che descrivono in modo accurato e sottile l’atmosfera emozionale che andrà sviluppandosi in tutta l’opera.

La trama

Violetta, donna smaliziata e mondana, suscita l’amore di Alfredo, nei cui confronti nutre un sentimento sincero, ma la loro unione viene dapprima ostacolata da Germont, padre di Alfredo, e successivamente dalla malattia che la condurrà alla morte. L’opera, ancora oggi accusa diretta e implacabile ai mali e alle conseguenze del conformismo, mostra quanto possano essere dolci le gioie dell’amore spontaneo tra l’impulsivo Alfredo (“De’ miei bollenti spiriti”) e la sognatrice ma reticente Violetta (“È strano, è strano… Sempre libera”); quanto possano essere implacabili le logiche della morale benpensante che Germont impone a difesa di valori ai quali, alla fine, sembra lui stesso soccombere (“Pura siccome un angelo”); quanto coraggio e quanta dignità possano celarsi anche dietro le fattezze di una ragazza maledettamente bella ma che, destinata a perire di un male che la rode, è determinata nel mantenere puro il suo cuore, incurante di quel che tutti credono di vedere e di sapere (“Addio, del passato bei sogni ridenti”).

Informazioni e prevendita

Lo spettacolo sarà proposto con sovratitoli in italiano.
Alla prima di venerdì 2 settembre alle ore 20, fanno seguito le repliche di domenica 4 alle 15, martedì 6 e giovedì 8 settembre alle 20.
La prevendita è aperta sul sito del LAC e in biglietteria.