LuganoMusica ospita ogni anno un Artista in residenza: e questo uno dei fiori all’occhiello del progetto portato avanti dal Direttore artistico Etienne Reymond che ha cosi dichiarato: «Ho deciso di istituire questa figura per poter portare a Lugano artisti di grande valore con cui il pubblico può instaurare un rapporto più stretto, approfondendone la conoscenza attraverso più di un solo concerto. Il nostro Artist in Residence per questa stagione Emmanuel Pahud. Impostosi come uno dei più significativi interpreti della sua generazione, in discendenza diretta dei grandi flautisti del passato, soprattutto quelli di scuola francese, Pahud porta avanti una carriera contrassegnata da varietà (dal repertorio barocco a quello contemporaneo, passando attraverso il jazz) e da un grande prestigio. Oggi il flautista è presente in tutto il mondo, ospite dei più grandi festival e delle orchestre più prestigiose».
Emmanuel Pahud è un artista cosmopolita. Nato a Ginevra nel 1970, a sole sei settimane la sua famiglia si trasferisce a Baghdad per un anno, poi a Parigi, poi a Madrid e infine a Roma per quattro anni, dove Pahud scopre la musica grazie alla famiglia svizzero-francese Binet. Il padre, François Binet, è un flautista, il figlio più grande Philippe si esibisce nel concerto di Mozart K.313 per flauto, segnando la vita del giovane ginevrino: «Potevo ascoltare il flauto, il violino, il violoncello, il pianoforte. Non so come mai ho scelto il flauto – spiega Pahud – in ogni caso ho detto ai miei genitori: voglio suonare il flauto, voglio suonare il concerto di Mozart che il ragazzo accanto sta studiando».
A soli sei anni comincia gli studi e si diploma nel 1990 al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, proseguendo poi gli studi con il grande Aurèle Nicolet. A 22 anni, viene scelto come primo flauto solista dei Berliner Philharmoniker, divenendo così il più giovane membro della leggendaria orchestra diretta in quel tempo da Claudio Abbado.
La sua carriera è costellata di grandi successi. È primo premio in diversi concorsi internazionali, come quello di Duino (1988), Kobe (1989)e Ginevra (1992), così come della Fondazione internazionale Yehudi Menuhin. Nel 1996 firma il contratto in esclusiva con EMI Classics, una collaborazione che si sta rivelando come il più significato contributo alla musica per flauto finora registrata. Le più di venti registrazioni hanno ricevuto eccellenti recensioni e vinto numerosi premi discografici, come CD of the Year di Classica Magazine,”Diapason d’Or, Record Academy Award del Giappone e ben sei Echo Klassik Awards. Nel 2009 ha ricevuto il titolo di Chevalier dans l’Ordre des Arts et des Lettres come riconoscimento del suo contributo al mondo musicale, mentre dal 2011 è membro onorario della Royal Academy of Music of London.
I tre appuntamenti luganesi
Lunedì 10.12.2018 | 20:30 | Sala Teatro
Martedì 08.01.2019 | 20:30 | Sala Teatro
Venerdì 10.05.2019 | 20:30 | Sala Teatro
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