Con una conferenza ospitata al Palais Eynard, sede storica del Consiglio amministrativo cittadino, si è aperta ufficialmente la sesta edizione dei Geneva Watch Days. L’appuntamento, nato nel 2020 e cresciuto in modo costante, si conferma oggi come uno degli eventi più attesi del calendario internazionale dell’orologeria.
Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte esponenti istituzionali e figure di primo piano dell’industria. Sul palco si sono alternati Christina Kitsos, vicepresidente del Consiglio amministrativo della Città di Ginevra, la consigliera di Stato Delphine Bachmann e Jean-Christophe Babin, amministratore delegato di Bvlgari e presidente dei Geneva Watch Days. Con loro, Georges Kern (Breitling) e Patrick Pruniaux (Ulysse Nardin), a testimoniare il ruolo trainante delle maison partecipanti.
Un’edizione da record
Quest’anno sono 66 i marchi presenti, dalle maison storiche ai laboratori indipendenti, riuniti per quattro giorni sotto il segno della creatività e dell’innovazione. L’evento non si limita a presentare novità di prodotto: il programma 2025 è stato ripensato in chiave immersiva, con una struttura che ricorda i palinsesti televisivi e radiofonici, offrendo momenti ricorrenti, incontri diretti e attività pensate per coinvolgere non solo addetti ai lavori e collezionisti, ma anche il grande pubblico.
Questa formula, sottolineano gli organizzatori, intende rendere l’orologeria più accessibile e inclusiva, trasformando Ginevra in una piattaforma aperta dove dialogo, formazione e passione si intrecciano.
Una vetrina per la città
«L’orologeria rappresenta un pilastro dell’identità e dell’economia ginevrina», ha dichiarato Christina Kitsos. Un concetto ribadito da Delphine Bachmann, che ha definito i Geneva Watch Days una “vetrina eccezionale” capace di rafforzare il prestigio internazionale del cantone.
Jean-Christophe Babin ha posto l’accento sul carattere divulgativo dell’evento: «Condividere saperi, emozioni e tradizioni è ciò che permette all’orologeria di restare viva nella coscienza collettiva».
Un festival indipendente e condiviso
Creati da otto marchi pionieri – tra cui Breitling, Bulgari e Ulysse Nardin – i Geneva Watch Days sono oggi un evento indipendente, sostenuto dalle istituzioni locali e da partner come la Fondation de la Haute Horlogerie, Genève Tourisme e il Grand Prix d’Horlogerie de Genève. La copertura mediatica internazionale, garantita da una rete di testate specializzate e generaliste, conferma la portata globale della manifestazione.
Sul sito ufficiale www.289consulting.com è possibile consultare il dossier completo della manifestazione, con dettagli sul programma e sulle maison partecipanti.
Oltre 60 marchi in vetrina
Tra i protagonisti di questa edizione figurano nomi noti come Zenith, Tag Heuer, Oris, Frédérique Constant, Greubel Forsey, Jacob & Co. e Louis Vuitton, accanto a firme indipendenti come MB&F, Urwerk, De Bethune e Furlan Marri. Una compresenza che ben rappresenta la pluralità dell’orologeria contemporanea, capace di coniugare tradizione artigianale e visioni avanguardistiche.
Un appuntamento che unisce
Dal 2020 a oggi, i Geneva Watch Days hanno dimostrato di essere più di una semplice fiera. Sono un festival diffuso nella città, un’occasione per far incontrare professionisti, collezionisti e cittadini, e un simbolo della resilienza di un settore che continua a reinventarsi pur mantenendo radici profonde nella cultura svizzera.
Con un’edizione che si annuncia come la più partecipata di sempre, Ginevra ribadisce il suo ruolo di capitale mondiale dell’orologeria, confermando la forza di un comparto che, più di altri, riesce a trasformare tecnica e design in identità culturale e attrattiva internazionale.