Quali sono i più importanti elementi che emergono dal bilancio delle attività svolte da Lugano Region nel corso del 2024?
«I dati relativi allo scorso anno sono in linea con le aspettative e la lieve flessione del 2,38% dei pernottamenti si spiega perfettamente tenendo conto dei risultati degli anni immediatamente successivi alla pandemia quando si era registrato un rilevante afflusso di turisti provenienti soprattutto dalla Svizzera interna determinato dalle ridotte opportunità di spostamento che la situazione sanitaria all’epoca imponeva. Ora possiamo guardare con fiducia ad una ripresa del turismo internazionale (i mercati per noi più significativi non sembrano essere toccati dalle attuali gravi crisi geopolitiche) e alla previsione di una stabilizzazione dei pernottamenti svizzeri. A tal fine verranno incrementate le attività promozionali nei mercati esteri. Ma, soprattutto, la nostra azione punterà sullo sviluppo di nuovi prodotti nell’ambito dei diversi segmenti e della strategia Family Destination».
Quali iniziative meritano dunque di essere segnalate riguardo al marketing, la promozione e la comunicazione?
«Sono numerosi i progetti prioritari che, accanto alle attività correnti, vedranno impegnato Lugano Region nel corso del 2025 a cominciare dall’attivazione di almeno una decina di offerte promozionali di prodotto con pernottamento. In linea con la strategia Family Destination, è previsto lo sviluppo di una serie di progetti mirati ad accrescere l’attrattività verso questo target nonché la realizzazione di nuovi prodotti per diversi segmenti, iniziando dalla realizzazione di nuovi percorsi mountain-bike e gravel. Da segnalare poi tutta una serie di iniziative che saranno portate avanti per intensificare la nostra presenza sul mercato tedesco, negli Stati Uniti e in Arabia Saudita. E, ancora, la valorizzazione del Pop Up presso il nuovo Infopoint di Via Magatti 6, l’implementazione del progetto “Lugano Region Ti Conosco”, una serie di workshop per il personale addetto al front office per informarli sulle novità, migliorare l’accoglienza e l’ospitalità».
Guardando alle realizzazioni in corso a che punto siete riguardo al programma di creazione di percorsi gravel?
«Direi che quanto abbiamo fatto rappresenta un po’ il nostro fiore all’occhiello. È stato completato dai percorsi selezionati appositamente per bici gravel e per gli amanti della (e)-MTB che desiderano affrontare un avvincente itinerario panoramico, su cinque tappe, con difficoltà tecnica minima ma con inevitabili dislivelli da coprire. Percorso che alterna strade asfaltate a strade sterrate ma pure sentieri di medio-facile percorrenza, a volte con fondo irregolare che su dei tratti potrebbero richiedere la spinta della bicicletta (2.8 km su 236 km totali); sono infatti due i sentieri di collegamento che permettono di congiungere idealmente le varie vallate/sub-regioni così da ottimizzare gli spostamenti».
L’enogastronomia si conferma un fattore attrattivo sempre più importante…
«Il patrimonio culinario si sta affermando sempre più come un fattore decisivo nei processi di attrazione e fruizione turistica. Il turismo enogastronomico acquisisce una rilevanza notevole nella scelta di vacanza, non solo perché il cibo è importante nell’esperienza turistica, ma anche perché l’enogastronomia è diventata una pratica culturale inclusiva di aspetti etici e di sostenibilità del territorio.
I prodotti agroalimentari tipici, infatti, se opportunamente salvaguardati, concorrono alla costruzione dell’identità di un territorio e ad attivare sinergie con altre risorse (arte, ambiente…). Mi piace dunque dire che l’enogastronomia è cultura, nonché un punto di connessione tra turista e territorio e che da questo punto di vista il Luganese ha davvero molto da offrire grazie all’impegno dei ristoratori (dai grotti ai locali stellati), alle numerose manifestazioni promozionali e anche al sostegno offerto delle diverse istituzioni pubbliche».
E ancora, come pensate di muovervi riguardo a mercati potenzialmente suscettibili di sviluppo?
«A partire dal 2023 il settore MICE e Incoming di Lugano Region è stato integrato all’interno del Ticino Convention Bureau, un centro di competenza cantonale per il turismo d’affari composto da un team di professionisti che si occupa della gestione delle richieste MICE e Incoming. Questo processo ha facilitato il rapporto con aziende e operatori del settore che intendono organizzare eventi a Lugano e nel suo territorio e i risultati già si vedono nel numero e nella qualità delle manifestazioni già svolte o in programma per i prossimi mesi e nelle richieste che vengono di continuo indirizzate ai nostri esperti del settore meeting, incentives, congressi e eventi»,
Lugano Region ha di recente conseguito il Label II Engaged nell’ambito del programma Swisstainable promosso da Svizzera Turismo. Che significato ha questo attestato?
«Questo importante riconoscimento conferma l’impegno concreto ad interpretare la sostenibilità, concetto multidimensionale, sotto tutti gli aspetti e in tutte le sue attività, contribuendo in questo modo ad uno sviluppo sostenibile della destinazione, a livello ambientale, economico e sociale».
Nello specifico quali iniziative avete intrapreso nel campo dell’accessibilità?
«Con l’obiettivo di offrire esperienze inclusive per viaggiatori individuali e piccoli gruppi, il 9 maggio 2025 è stato inaugurato il “Grand Tour della Svizzera senza barriere”: un itinerario in dieci tappe che tocca alcune delle attrazioni più spettacolari della Svizzera, tra cui Lugano. Il tour è personalizzabile in base alle preferenze dei partecipanti e comprende un viaggio in treno panoramico, una crociera in battello e l’accompagnamento di una guida turistica specializzata.
La seconda iniziativa riguarda l’impegno ambientale attraverso l’adesione al programma myclimate “Cause We Care”, volto a compensare le emissioni nocive di anidride carbonica. Questo programma permette agli operatori turistici di offrire ai clienti la possibilità di contribuire volontariamente alla protezione del clima al momento dell’acquisto di prodotti o servizi. L’Ente Turistico del Luganese ha introdotto una donazione volontaria dell’1% o 2% su tutti gli acquisti effettuati tramite il proprio marketplace online».