Grand Prix di SpagnaPrecisiamolo subito: in attesa di traslocare nel 2026 sul circuito urbano di Madrid, la gara di Barcellona – il Grand Prix di Spagna – è stata combattuta sino all’ultimo chilometro, condizionata da un insopportabile caldo umido e da una voglia di interrompere la supremazia del team McLaren, supremazia che invece ritroveremo fra poco, esaminando le graduatorie. 

Anche in Spagna la McLaren di Piastri infatti ha dominato la corsa, lasciando al collega Norris il compito di difenderlo dagli attacchi di un Max Verstappen, che ha cercato di farsi largo anche oltre i limiti del regolamento.

Le posizioni di testa, che hanno avuto come protagonisti la Mercedes di George Russell e le due Ferrari di Leclerc e Hamilton, sono rimaste stabili fino al 55° dei 66 giri del circuito. 

Ovvero: quando la Safety Car è entrata in pista per rimuovere la Mercedes di Kimi Antonelli, andata a muro dopo il bloccaggio delle ruote. 

È in quel momento che una gara basata sulla tecnica si è trasformata in un duello fra strategie.

Perché la Safety Car non solo obbliga i piloti a rispettare le posizioni raggiunte e riduce i chilometri disponibili per attaccare i concorrenti, ma a Barcellona ha anche favorito gli equivoci e, soprattutto, innervosito chi non voleva perdere.

Tanto per non fare nomi: ci riferiamo a Max Verstappen, ancora una volta. 

Tornato al box di Red Bull per installare gomme soft da sfruttare per il duello finale con gli avversari, l’olandese è stato informato che i suoi tecnici, non avendo altro, gli avevano invece montato pneumatici da pioggia, più lenti. 

Ad approfittarne, Charles Leclerc, che ha immediatamente superato il campione olandese. 

Poco dopo, al 64° giro, Verstappen ha ostacolato in modo evidente, cercando di mandarla fuori posta, anche la Mercedes di George Russell che invece è riuscito a superarlo.

Giustificabile, quindi, la penalità imposta dalla direzione che, a fine gara, ha retrocesso il pilota olandese dal 4° al 10° posto in classifica.

Grand Prix di Spagna

Giornata priva di soddisfazioni anche per Lewis Hamilton, provocata da un nuovo malinteso con il team Ferrari.

Risultato: il baronetto britannico è stato superato dal tedesco Nico Hulkenberg, alla guida della svizzera Sauber che paradossalmente gareggia con una motorizzazione allestita proprio dai tecnici della Ferrari. 

Terminiamo con un esame delle graduatorie del Grand Prix di Spagna 2025.

Dietro alle due McLaren, che al cronometro registrano tempi equivalenti, terza è la rossa di Leclerc con +10.455 secondi, quarto è Russell di Mercedes con +11.359, quinto Hulkenberg di Sauber con +13.648, mentre sesto è Hamilton con +15.508. 

Questi valori confermano la superiorità agonistica del team McLaren, che ritroviamo capofila anche della graduatoria mondiale costruttori, con 362 punti, il doppio rispetto agli avversari.

La Ferrari, infatti, di punti ne ha solo 165, mentre la Mercedes, terza in classifica, ne ha appena 159. 

Anche la classifica iridata piloti premia i driver della McLaren: Oscar Piastri ha 186 punti ed è seguito dal collega Lando Norris con 176, mentre terzo è Verstappen con 137.

La Formula 1 tornerà in pista fra due settimane per il GP del Canada a Montréal.

Tutte le immagini:
© F1 & team media