Nel segno della continuità, LuganoMusica proporrà domenica 12 gennaio 2020 un capolavoro, ospitando I Barocchisti con Diego Fasolis per l’Oratorio di Natale di Johann Sebastian Bach. Il compositore e musicista tedesco lavorò ogni giorno per costruire quest’opera che ancora stupisce per la mole e la qualità dell’invenzione artistica. A Lipsia, dove trascorse i suoi ultimi 27 anni come direttore del coro della Scuola di San Tommaso, scrisse alcuni dei suoi massimi capolavori religiosi, come la Passione secondo San Matteo e la Messa in si minore, il gioioso Magnificat. Qui si colloca la nascita dell’Oratorium Tempore Nativitatis Christi (Weihnachts-Oratorium): la più ambiziosa, imponente e complessa architettura musicale di tutta la sua produzione. A svelarla nella miracolosa bellezza I Barocchisti accompagnati dal Coro della Radiotelevisione Svizzera e diretti dal maestro Diego Fasolis.

Poi, giovedì 23 gennaio, LuganoMusica dà un cordiale bentornato a Riccardo Muti e accoglie per la prima volta a Lugano la Chicago Symphony Orchestra. Muti è una figura iconica del mondo musicale per il suo rapporto identitario con la tradizione italiana, ma anche per la capacità di esplorare repertori più o meno noti con energia, profondità e un impegno unico nel raggiungere standard artistici altissimi. Questo approccio è evidente nella relazione con l’Orchestra di Chigago e nel loro programma che prende forma sulle due sponde dell’oceano. Da una parte, la Sinfonia da Mathis il pittore di Hindemith, a cavallo tra razionalismo costruttivo e potere emozionale, espressione di valori umani universali e eterni. Dall’altra, l’ultima (Dal nuovo mondo) e più celebre delle Sinfonie del boemo Dvořák, ispirato dal contatto con il grande continente americano, con la musica indiana e afroamericana. Dall’incontro dì due civiltà è scaturita una delle pagine sinfoniche più celebri e più sorprendenti dell’ultimo 800. In apertura, di Mendelssohn, l’ouverture da concerto Calma di mare e felice viaggio su due poemi di Goethe.

Lo straordinario concerto è anticipato da due momenti. Il primo, la proiezione del video Riccardo Muti in prova, in programma mercoledì 15 gennaio. Come si svolge una prova d’orchestra? Cosa dice il direttore? Queste sono solo alcune delle tante domande che ruotano attorno alla figura del direttore d’orchestra. Guardare e ascoltare Riccardo Muti al lavoro sarà l’occasione per rispondere a questi interrogativi. Il secondo momento invece è previsto un’ora prima del concerto e si tratta di una presentazione introduttiva, sotto forma di dialogo tra il giornalista Enrico Parola, il direttore artistico Etienne Reymond e il pubblico. Gli spettatori avranno così l’occasione di conoscere la storia e le idee degli artisti, di approfondire alcuni argomenti musicali e di ricevere un’introduzione al concerto, in modo tale da cogliere l’essenza della musica e capire a fondo i brani ascoltati.

Dopo il successo delle prime edizioni, torna il Weekend di quartetti: breve, ma vero e proprio festival annuale dedicato al quartetto d’archi. L’edizione di quest’anno si terrà come da consuetudine nel corso di un fine settimana d’inverno, dal 31 gennaio al 2 febbraio, nel Teatrostudio del LAC, luogo ideale per la musica da camera grazie alla sua acustica perfetta e all’atmofera raccolta.

Fin dal suo esordio ha saputo accogliere i migliori complessi della scena attuale. Quest’anno torneranno il Cuarteto Casals e il Quartetto Modigliani; mentre per la prima volta parteciperà il giovane Quartetto Schumann. La prima esibizione sarà anticipata dall’iniziativa Ascoltare due volte, proposta nell’ambito del programma di mediazione culturale LAC edu. Un approfondimento della forma del quartetto d’archi tramite esempi di compositori illustri quali Haydn, Mozart e Beethoven.

I protagonisti dei Quartetti

Cuarteto Casals 31.01.2020

Richiesto per la sua «inconfondibile firma sonora» (New York Times), il Cuarteto Casals è nato nel 1997 alla Escuela Reina Sofía di Madrid e si esibisce nelle migliori sale al mondo, dalla Carnegie Hall di New York alla Cité de la Musique di Parigi e al Concertgebouw di Amsterdam. All’interpretazione del grande repertorio, in programma con i classici viennesi – risale alla stagione del ventennale un progetto pluriennale sui quartetti di Beethoven –, il Cuarteto Casals affianca un intenso lavoro a fianco dei compositori di oggi, in particolare lo spagnolo Francisco Coll.

Quartetto Modigliani 01.02.2020

In quindici anni di carriera il parigino Quartetto Modigliani ha maturato un suono limpido ed elegante affermandosi tra i più richiesti quartetti a livello internazionale e aggiudicandosi la direzione artistica dei Rencontres Musicales di Evian, festival storicamente segnato dal contributo di Mstislav Rostropovich. In questo concerto, le quattro voci del Modigliani dialogano nella scrittura equilibrata e lineare del Divertimento per archi in fa maggiore di Mozart, nelle nitide forme che danno coesione al Quartetto di Maurice Ravel e a quello in sol minore di Grieg.

Quartetto Schumann 02.02.2020

La straordinaria intesa tra i membri del Quartetto Schumann – i tre fratelli, insieme dalla prima infanzia, e la violista Liisa Randalu – è la chiave del virtuosismo e dell’inventiva che l’ensemble dimostra ad ogni esibizione. Al termine di una residenza triennale al Lincoln Center di New York, il Quartetto collabora con Sabine Meyer, Menahem Pressler, Andreas Ottensamer e Anna Lucia Richter. Mozart, Šostakovič e Mendelssohn sono tra gli autori a cui sono legati anche da una trilogia discografica. L’album del 2018 Landscapes ha ricevuto cinque Diapason ed è stato selezionato come “Editor’s Choice” da BBC Music Magazine.