Possiamo innanzitutto definire che cosa sono le problematiche del pavimento pelvico, così ben studiate alla Clinica Sant’Anna di Sorengo?
Giovanni De Luca: «Si tratta di più patologie organiche ma anche funzionali che sono sempre più diffuse nella popolazione. Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli che contribuiscono a mantenere nella posizione corretta gli organi pelvici: utero, retto, vescica e uretra. Le più diffuse patologie sono l’incontinenza urinaria e fecale, i prolassi cosiddetti genito-urinari, la stipsi ed il dolore pelvico cronico. Sono coinvolti il compartimento anteriore, uro ginecologico, e quello posteriore, proctologico. La componente femminile è più toccata a causa dell’anatomia della pelvi e dello stress al quale sono sottoposti i tessuti durante la gravidanza ed il parto, fattore che può favorire questo tipo di problemi».
Come affronta il vostro team questo tipo di problemi?
Filippos Filippakos: «Direi che il punto di forza è sicuramente rappresentato da un approccio multidisciplinare che ci consente di riunire in una sola unità operativa una serie di competenze diverse che comprendono ginecologia, urologia, proctologia e anche neuro-urologia, una specializzazione quest’ultima unica in tutto il Ticino. La presa in carico di una paziente o di un paziente significa dunque la possibilità di avviare un percorso, nello stesso luogo e con i medesimi medici, che parte dalla fase diagnostica comprende l’individuazione della cura e si conclude con l’eventuale riabilitazione. Nel caso fosse poi necessario un intervento di tipo chirurgico saranno gli stessi medici ad indirizzare all’interno della Clinica Sant’Anna verso le specializzazioni competenti».
A proposito di diagnostica, quali sono gli esami a cui è necessario sottoporsi?
Filips Filippakos: «Per definire con esattezza la natura del problema il paziente viene sottoposto ad una serie di accertamenti per la diagnosi delle patologie funzionali a carico delle vie urinarie inferiori. L’esame urodinamico esamina infatti il comportamento della vescica e dell’uretra studiando i fattori fisiologici e patologici legati all’accumulo, al trasporto e all’eliminazione dell’urina in sede di malattie o di particolari condizioni cliniche, quali l’incontinenza urinaria e le ostruzioni minzionali o le lesioni midollari. L’esame urodinamico ci permette così di studiare le pressioni interne alla vescica durante le fasi della minzione e serve a evidenziare i problemi legati alla sensibilità, all’ipoattività o all’iperattività della stessa. Nel nostro ambulatorio eseguiamo anche la cistoscopia, che grazie all’introduzione di una piccola telecamera in vescica ci permette di studiare la struttura anatomica di quest’ultima e l’eventuale presenza di lesioni o di calcoli».
Molte persone sono preoccupate all’idea di sottoporsi a esami ritenuti invasivi…
Giovanni De Luca: «L’esame urodinamico prevede l’inserimento di un catetere vescicale estremamente sottile dotato di un trasduttore, ed il riempimento della vescica del paziente con una soluzione fisiologica. Si tratta quindi di un esame molto poco invasivo e quasi del tutto indolore. Il medico comprende però il fatto che il paziente possa provare un certo imbarazzo ed in questa prospettiva è molto importante il rapporto che si stabilisce con il personale curante, appositamente preparato a garantire quel supporto di accoglienze e psicologico che specifiche situazioni possono richiedere».
Perché è così importante non sottovalutare queste patologie e rivolgersi ad un Centro specializzato?
Filippos Filippakos: «I disturbi a carico delle vie urinarie possono interessare entrambi i sessi, a tutte le età, con un impatto negativo sulla vita delle persone. Il primo approccio per trattarli in maniera efficace consiste nella valutazione dello specialista che dovrebbe essere il più precoce possibile, già al primo insorgere dei disturbi. Attraverso un’anamnesi accurata, l’esame obiettivo specifico e quelli di primo livello, il ginecologo sarà in grado di stilare una prima diagnosi o, se indicato, richiedere esami strumentali specialistici come gli esami urodinamici. La vescica irritabile, l’incontinenza, l’infezione alla vescica o il prolasso degli organi pelvici sono patologie molto diffuse tra le donne, tuttavia sono poche quelle che parlano apertamente di tali problemi di salute e pertanto non si rivolgono fiduciose al proprio medico, anche se i disturbi summenzionati comportano una grande sofferenza e notevoli limitazioni della vita quotidiana. Per questo anche in questo campo risulta essere quanto mai necessaria la diffusione di una cultura della prevenzione o ricorrere allo specialista prima della cronicizzazione del disturbo».
Infine, come vengono trattate queste patologie?
Giovanni De Luca: «Si tratta di una vasta gamma di situazioni che di conseguenza possono richiedere soluzioni ampiamente differenziate. Gli specialisti della Clinica Sant’Anna possono procedere a interventi di resezioni coliche laparoscopiche, di sospensione degli organi pelvici per i prolassi rettali e pelvi perineali complessi con tecniche all’avanguardia. Ma nella maggior parte dei casi molte patologie, ove precocemente diagnosticate, possono essere curate con opportuni trattamenti farmacologici mentre importanti risultati si ottengono con la fisioterapia. Il centro dispone di un servizio di fisioterapia mirato, che buona parte delle volte permette già la risoluzione del problema e comunque è sempre necessario nel periodo peri-operatorio».